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Torniamo ancora una volta a rimarcare l'importanza dell'approccio mentale corretto che deve avere un trader per non farsi letteralmente travolgere dai movimenti dei grafici e finire per essere "teleguidato" dal mercato anziche' essere LUI che decide e dirige la propria operativita' al momento che lui ritiene giusto ( e non quando il mercato glielo vuole far credere ...) Pensiamo per un attimo a che cosa succede quando noi ci accingiamo a dover fare qualcosa, qualsiasi cosa: 'La ns. volonta' passa la richiesta al ns. cervello, il quale la elabora e restituisce indietro un "risultato" ovvero la risposta che ritiene piu' corretta e pertinente per svolgere il compito / azione richiesto - una volta che noi "sentiamo" che e' arrivata la risposta la ns. volonta' agisce. Nella pratica e' un processo talmente veloce che lo percepiamo come istantaneo nella maggior parte dei casi. Non e' molto diverso da quando siamo davanti ad un PC e vogliamo creare un foglio elettronico per fare calcoli complessi, ad esempio, per sapere quanto legno ci vorra' per costruire un tavolo ... quanto ne devo comprare ? 1- Prima di tutto la ns. volonta' decide di costruire un tavolo 2- Digitiamo il comando di apertura di un software che sappiamo essere specializzato in quel tipo di compito, 3- inseriamo i numeri e le formule pertinenti ai dati che abbiamo nelle celle nel giusto ordine e, al termine dell'elaborazione, 4- utilizziamo il risultato per compiere la nostra azione confidando in un esito positivo, nell'esempio acquisteremo tanto legno quanto ce ne avra' calcolato il foglio elettronico. Cosa sarebbe successo se, ad esempio, invece di aprire Excel, apro Paint e cerco di far calcolare quanto legno devo acquistare a Paint ? In questo caso anche una persona inesperta capirebbe (si spera) che non puo' far uscire dei calcoli matematici da un programma dove si puo' solo disegnare ... ma il cervello si comporta diversamente: Cerchera' ugualmente di darti una risposta sensata anche se gli dici; apri Paint e calcolami il logaritmo in base 10 di 2 ... Ma come e' possibile ?? Allora siamo tutti scemi ?? No, ci mancherebbe, il fatto e' che, al contrario di un computer, il ns cervello ha migliaia e migliaia di sotto-programmi che fanno e calcolano di tutto, e, cosa ancor piu' importante, quasi tutti i dati / informazioni che sono memorizzate SONO LIBERI di essere processate da una zona all'altra - da un "programma" all'altro, quindi figuriamoci se il cervello (a meno che non ci troviamo in situazioni estreme) non tenta di dare una risposta - la piu' corretta che riesce a fornire - ad ogni nostra richiesta ! E' li' apposta per questo ! Ora si entra nel nocciolo della questione, che giustifica il titolo di questo articolo: Come posso io aiutare il mio cervello a dare una risposta piu' corretta possibile ? - Semplice: Fornendogli la domanda piu' corretta, giusta, pertinente, rispetto alla risposta che vuoi ottenere. Dopo questa lunga ma necessaria introduzione, per tornare nel nostro "mondo" ossia il trading, credo che tutti concordino con il fatto che la fase piu' importante di questa attivita' sia l'analisi dei grafici, o anche macroeconomica, su cui si pongono le "fondamenta" per impostare o meno operazioni a mercato, gestite con una strategia. Quale e' la parola errata (utilizzata ancora da troppi analisti) e quale e' quella giusta che predispone il cervello a trovare la risposta piu' probabilisticamente corretta a quello che gli si sta chiedendo nell'analizzare un grafico ? La parola errata e' PREVISIONE - Se cerchiamo di prevedere come si muovera' nel futuro un grafico, anche se analizziamo chiaramente un grafico gia' presente, noi focalizzeremo la ns. attenzione nel futuro, facendo "elaborare" al ns. cervello dati che NON ESISTONO ancora e lui, come visto prima, fara' il possibile per ottenerli in qualche modo, anche se alla fine il risultato non sara' di buona qualita.
La parola corretta e' PROIEZIONE - Noi, basandoci su tutti i dati CERTI che gia' abbiamo, dobbiamo, nell'analizzare un grafico (o anche uno scenario macroeconomico) ricercare una CONTINUITA' nei comportamenti passati, ovvero immaginare la piu' probabile PROIEZIONE del movimento nel futuro del grafico cercando all'occorrenza anche un possibile punto di svolta che ci sembra imminente ma RISPETTO AL GRAFICO GIA' TRACCIATO che, ad esempio, in quel punto e' rimbalzato piu' volte sullo stesso supporto ... Con questo approccio il ns. cervello ricevera' solo dati REALI e certi, e quando, con lo scorrere del tempo, il nuovo grafico si formera', avremmo molte piu' probabilita' di capirlo, e magari riconoscere in tempo che non fa quello che ci aspettavamo. Buon weekend - Alesandro Marconi - PF.com
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Author Alessandro Marconi Archives
Agosto 2023
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