Presentazione:
La buona notizia:
————————-------
INIZIARE e FARE trading e’ relativamente FACILE.
Basta un PC, un cellulare anche di qualche anno fa o un tablet e una linea internet e la parte “fisica” della vostra nuova attività’ e’ operativa (anche se ai minimi termini).
Certamente e’ meglio se avete una stanza con una spaziosa scrivania , anche in casa, con un po’ di tranquillità’ (e con la tastiera al sicuro, perché’ se vostro figlio piccolo o il gatto ci salta sopra quando avete la piattaforma aperta potrebbe eseguire a mercato un ordine di 5 lotti e mandarvi in margin call ancora prima che siete usciti dal bagno dove eravate stati un attimo a fare la pipi’ …)
A parte gli scherzi, una postazione di trading personale “normale” (secondo la mia esperienza) dovrebbe contare come minimo :
1 STAMPANTE (meglio se stampa fronte/retro automatici, risparmiate la carta) x stampare manuali e prospetti per annotare le operazioni che si fanno (diario di trading)
1 PC con Windows o un MAC adibita a macchina principale, quindi abbastanza recente e con una scheda grafica che supporti almeno 2 monitor, se e’ un PC con Windows dovrebbe contenere solo il software necessario per il trading oltre alle utilità’ normali (antivirus in primis) - Non metteteci giochi, programmi superflui anche “leggeri” e cazzatelle varie perché anche se poi li cancellate appesantiscono il sistema e col tempo rallentano tutto.
Se e’ un MAC potete appesantirlo un po’ (senza esagerare) perché, per esperienza personale (uso un MacPro da anni), sono più’ affidabili dei PC con windows e più’ pratici nell’uso quotidiano.
Un software che non può’ mancare e’ un editor grafico per scrivere annotazioni sui grafici che salverete (magari nel weekend con timeframe settimanale) tipo IRFAN VIEW che e’ gratuito (per windows) e ha tutto quello che serve, oppure Easy Whiteboard, sempre x Windows.
1 MONITOR GRANDE ma per grande non intendo 50 pollici come il cinema che avete probabilmente in salotto, ma che vi permetta di tenere il grafico aperto che vi interessa in quel momento e leggere comodamente anche la scala del prezzo sulla destra e la scala del tempo nella parte inferiore - un monitor da 20-22 pollici circa (grande come una TV da camera) e’ più’ che sufficiente.
1 MONITOR “normale” da tenere davanti a voi dove tenere la piattaforma del broker aperta, il sito di Investing.com per monitorare l’uscita dei dati, la posta elettronica ecc.
Vi consiglio di studiare i grafici (sul monitor grande) su un conto demo, dove potete sbizzarrirvi nel provare strategie, indicatori, expert advisor e saltare da un grafico all’altro come vi pare, senza la paura di aprire posizioni indesiderate nel conto reale o trovarvi la MetaTrader bloccata dai calcoli di qualche indicatore affamato di dati.
La piattaforma con il conto reale dovrebbe essere vuota da indicatori, con una grafica semplice ( sfondo e colore delle candele uguale al conto demo) e con aperti solo i grafici dei cross con una operazione di trading in corso, e sotto la finestra del terminale con l’elenco degli ordini aperti / pendenti e la situazione finanziaria del vostro conto.
1 NOTEBOOK (Computer portatile) da usare sia come terzo monitor per tenere aperte finestre che non entrano nell’altro (che vi assicuro vi servirà’) sia come macchina di riserva se la principale si guasta, o va via l’elettricità’ e si interrompe la linea internet. Un portatile carico con un cellulare a fianco collegato alla rete internet e’ operativo anche se manca la luce in tutto il quartiere !
Un ultimo suggerimento: se potete noleggiate un VPS (desktop virtuale situato su un server remoto) dove far girare la Metatrader con il conto reale in tranquillità’, 24 h su 24, linea internet garantita, i PC di casa la sera e il weekend li potete tenere spenti se non vi servono per altre attività’, con circa 20 euro al mese vi abbonate, alcuni broker lo forniscono gratis se si deposita un importo prestabilito, da richiedere al proprio account manager.
Come vedete, si tratta di un impegno economico sostenibile, (potete comprare qualcosa anche su Ebay di seconda mano) niente a che vedere con i costi per aprire, per esempio, anche una semplice panetteria, o una piccola ditta di trasporto, e vi ricordo che non serve la partita IVA per fare trading (con i propri soldi per se stessi).
La cattiva notizia:
————————-------
GUADAGNARE facendo trading e’ possibile ma NON E’ AFFATTO FACILE.
Perche' ???
Rileggete l’ultimo paragrafo dell'altro capitolo e potrei anche scrivere:
Guadagnare aprendo una panetteria o una ditta di trasporti e’ possibile ma non e’ affatto facile ANCHE SE ALL’INIZIO HO IL CAPITALE PER COMPRARE TUTTI GLI STRUMENTI CHE SERVONO A SVOLGERE QUELL’ ATTIVITA’.
Perche' ???
Lo so che state pensando la risposta (ovvia) che e’: DEVO SAPERE SOPRATUTTO COME FARE IL LAVORO CHE VOGLIO SVOLGERE, COME ORGANIZZARLO armonizzando tra di loro gli strumenti che ho a disposizione e le eventuali risorse umane, stabilire degli obbiettivi (misurabili e graduali) nel tempo e COSA FONDAMENTALE (ma spesso sottovalutata) avere una GESTIONE DELL’EQUILIBRIO DI IMPRESA.
Cosa significa in concreto ?
Che se faccio, per esempio, il trasportatore e giornalmente faccio le consegne con tre furgoni, la mattina che ho meno lavoro e bastano due furgoni, non vado di corsa a una concessionaria a vendere il terzo perché’ oggi non mi fa guadagnare niente, o al contrario se un giorno i tre furgoni che ho non mi bastano non ne vado a comprarne subito un quarto, ma scelgo il male minore, magari parte della merce non la consegno in giornata ma la lascio al giorno successivo dandogli priorità’.
Se quasi tutti i giorni i furgoni che ho non bastano vuol dire che ne va comprato uno nuovo perché la mole di lavoro e’ stabilmente aumentata.
Questo per me e’ l’equilibrio di impresa, solo che in attività’ classiche come quella dell’esempio tutti intuitivamente lo capiscono e si sforzano di rispettarla, perché sanno che altrimenti prima o poi, falliranno.
Con il trading no, sembra che la maggior parte dei traders (che perdono soldi) operano dando per scontato che basta avere la attrezzatura, (computer con il software per accedere al mercato), una buona strategia (sulla carta) e il successo e’ assicurato, invece un giorno guadagnano 20 euro, il giorno dopo ne perdono 100 … e cosi’ via fino alla fine del conto.
Perche' ???
Nell’esempio del trasportatore (ma valida anche per un panettiere e per tutte le attività’ “classiche”) ho omesso un componente essenziale per il successo: il cliente.
Qualsiasi attività’ commerciale tradizionale (che ha come finalità’ un profitto) se non ha clienti non può’ guadagnare, anche se ha le migliori attrezzature, la migliore organizzazione (e i migliori prodotti da vendere).
Nel trading il cliente c’e’ sempre, anzi ce ne sono due, e’ la stessa liquidita’ del mercato che garantisce che se apriamo un ordine di sicuro uno dei due “clienti” (il signor BUY o il sig. SELL) ce lo compra, soltanto che uno ci paga e uno no !
Quando si apre un ordine a mercato si crede sempre di vendere la nostra “merce” al cliente giusto (che paga), ed e’ giusto dargli un po’ di spazio perché magari prima di tirare fuori il portafoglio si mette a guardare altri articoli che avete (leggi: dovete mettere uno stop loss che non “soffochi” il prezzo) - ma se quel cliente prende la porta e se ne va senza pagare, e torna un’ora dopo chiedendovi un’altro articolo, voi glielo date ??? penso proprio di no.
Invece nel trading si sposta tranquillamente lo stop loss peggiorando la situazione, eppure tante volte basterebbe ammettere che era il cliente sbagliato, pazienza, vendiamo la nostra merce all’altro e recuperiamo.
Certo che se al cliente sbagliato che non paga continuamo a regalare i nostri articoli (leggi soldi) arriveremo al punto di non avere più’ merce in magazzino da vendere (con profitto) al cliente giusto, e dovremo chiudere bottega per forza !
Il primo capitolo finisce qua, so di non avere risposto ancora ai PERCHE’ (ben 3) che ho scritto, l’ho fatto di proposito per “sbloccarvi il cervello”, spero di esserci almeno in parte riuscito.
La buona notizia:
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INIZIARE e FARE trading e’ relativamente FACILE.
Basta un PC, un cellulare anche di qualche anno fa o un tablet e una linea internet e la parte “fisica” della vostra nuova attività’ e’ operativa (anche se ai minimi termini).
Certamente e’ meglio se avete una stanza con una spaziosa scrivania , anche in casa, con un po’ di tranquillità’ (e con la tastiera al sicuro, perché’ se vostro figlio piccolo o il gatto ci salta sopra quando avete la piattaforma aperta potrebbe eseguire a mercato un ordine di 5 lotti e mandarvi in margin call ancora prima che siete usciti dal bagno dove eravate stati un attimo a fare la pipi’ …)
A parte gli scherzi, una postazione di trading personale “normale” (secondo la mia esperienza) dovrebbe contare come minimo :
1 STAMPANTE (meglio se stampa fronte/retro automatici, risparmiate la carta) x stampare manuali e prospetti per annotare le operazioni che si fanno (diario di trading)
1 PC con Windows o un MAC adibita a macchina principale, quindi abbastanza recente e con una scheda grafica che supporti almeno 2 monitor, se e’ un PC con Windows dovrebbe contenere solo il software necessario per il trading oltre alle utilità’ normali (antivirus in primis) - Non metteteci giochi, programmi superflui anche “leggeri” e cazzatelle varie perché anche se poi li cancellate appesantiscono il sistema e col tempo rallentano tutto.
Se e’ un MAC potete appesantirlo un po’ (senza esagerare) perché, per esperienza personale (uso un MacPro da anni), sono più’ affidabili dei PC con windows e più’ pratici nell’uso quotidiano.
Un software che non può’ mancare e’ un editor grafico per scrivere annotazioni sui grafici che salverete (magari nel weekend con timeframe settimanale) tipo IRFAN VIEW che e’ gratuito (per windows) e ha tutto quello che serve, oppure Easy Whiteboard, sempre x Windows.
1 MONITOR GRANDE ma per grande non intendo 50 pollici come il cinema che avete probabilmente in salotto, ma che vi permetta di tenere il grafico aperto che vi interessa in quel momento e leggere comodamente anche la scala del prezzo sulla destra e la scala del tempo nella parte inferiore - un monitor da 20-22 pollici circa (grande come una TV da camera) e’ più’ che sufficiente.
1 MONITOR “normale” da tenere davanti a voi dove tenere la piattaforma del broker aperta, il sito di Investing.com per monitorare l’uscita dei dati, la posta elettronica ecc.
Vi consiglio di studiare i grafici (sul monitor grande) su un conto demo, dove potete sbizzarrirvi nel provare strategie, indicatori, expert advisor e saltare da un grafico all’altro come vi pare, senza la paura di aprire posizioni indesiderate nel conto reale o trovarvi la MetaTrader bloccata dai calcoli di qualche indicatore affamato di dati.
La piattaforma con il conto reale dovrebbe essere vuota da indicatori, con una grafica semplice ( sfondo e colore delle candele uguale al conto demo) e con aperti solo i grafici dei cross con una operazione di trading in corso, e sotto la finestra del terminale con l’elenco degli ordini aperti / pendenti e la situazione finanziaria del vostro conto.
1 NOTEBOOK (Computer portatile) da usare sia come terzo monitor per tenere aperte finestre che non entrano nell’altro (che vi assicuro vi servirà’) sia come macchina di riserva se la principale si guasta, o va via l’elettricità’ e si interrompe la linea internet. Un portatile carico con un cellulare a fianco collegato alla rete internet e’ operativo anche se manca la luce in tutto il quartiere !
Un ultimo suggerimento: se potete noleggiate un VPS (desktop virtuale situato su un server remoto) dove far girare la Metatrader con il conto reale in tranquillità’, 24 h su 24, linea internet garantita, i PC di casa la sera e il weekend li potete tenere spenti se non vi servono per altre attività’, con circa 20 euro al mese vi abbonate, alcuni broker lo forniscono gratis se si deposita un importo prestabilito, da richiedere al proprio account manager.
Come vedete, si tratta di un impegno economico sostenibile, (potete comprare qualcosa anche su Ebay di seconda mano) niente a che vedere con i costi per aprire, per esempio, anche una semplice panetteria, o una piccola ditta di trasporto, e vi ricordo che non serve la partita IVA per fare trading (con i propri soldi per se stessi).
La cattiva notizia:
————————-------
GUADAGNARE facendo trading e’ possibile ma NON E’ AFFATTO FACILE.
Perche' ???
Rileggete l’ultimo paragrafo dell'altro capitolo e potrei anche scrivere:
Guadagnare aprendo una panetteria o una ditta di trasporti e’ possibile ma non e’ affatto facile ANCHE SE ALL’INIZIO HO IL CAPITALE PER COMPRARE TUTTI GLI STRUMENTI CHE SERVONO A SVOLGERE QUELL’ ATTIVITA’.
Perche' ???
Lo so che state pensando la risposta (ovvia) che e’: DEVO SAPERE SOPRATUTTO COME FARE IL LAVORO CHE VOGLIO SVOLGERE, COME ORGANIZZARLO armonizzando tra di loro gli strumenti che ho a disposizione e le eventuali risorse umane, stabilire degli obbiettivi (misurabili e graduali) nel tempo e COSA FONDAMENTALE (ma spesso sottovalutata) avere una GESTIONE DELL’EQUILIBRIO DI IMPRESA.
Cosa significa in concreto ?
Che se faccio, per esempio, il trasportatore e giornalmente faccio le consegne con tre furgoni, la mattina che ho meno lavoro e bastano due furgoni, non vado di corsa a una concessionaria a vendere il terzo perché’ oggi non mi fa guadagnare niente, o al contrario se un giorno i tre furgoni che ho non mi bastano non ne vado a comprarne subito un quarto, ma scelgo il male minore, magari parte della merce non la consegno in giornata ma la lascio al giorno successivo dandogli priorità’.
Se quasi tutti i giorni i furgoni che ho non bastano vuol dire che ne va comprato uno nuovo perché la mole di lavoro e’ stabilmente aumentata.
Questo per me e’ l’equilibrio di impresa, solo che in attività’ classiche come quella dell’esempio tutti intuitivamente lo capiscono e si sforzano di rispettarla, perché sanno che altrimenti prima o poi, falliranno.
Con il trading no, sembra che la maggior parte dei traders (che perdono soldi) operano dando per scontato che basta avere la attrezzatura, (computer con il software per accedere al mercato), una buona strategia (sulla carta) e il successo e’ assicurato, invece un giorno guadagnano 20 euro, il giorno dopo ne perdono 100 … e cosi’ via fino alla fine del conto.
Perche' ???
Nell’esempio del trasportatore (ma valida anche per un panettiere e per tutte le attività’ “classiche”) ho omesso un componente essenziale per il successo: il cliente.
Qualsiasi attività’ commerciale tradizionale (che ha come finalità’ un profitto) se non ha clienti non può’ guadagnare, anche se ha le migliori attrezzature, la migliore organizzazione (e i migliori prodotti da vendere).
Nel trading il cliente c’e’ sempre, anzi ce ne sono due, e’ la stessa liquidita’ del mercato che garantisce che se apriamo un ordine di sicuro uno dei due “clienti” (il signor BUY o il sig. SELL) ce lo compra, soltanto che uno ci paga e uno no !
Quando si apre un ordine a mercato si crede sempre di vendere la nostra “merce” al cliente giusto (che paga), ed e’ giusto dargli un po’ di spazio perché magari prima di tirare fuori il portafoglio si mette a guardare altri articoli che avete (leggi: dovete mettere uno stop loss che non “soffochi” il prezzo) - ma se quel cliente prende la porta e se ne va senza pagare, e torna un’ora dopo chiedendovi un’altro articolo, voi glielo date ??? penso proprio di no.
Invece nel trading si sposta tranquillamente lo stop loss peggiorando la situazione, eppure tante volte basterebbe ammettere che era il cliente sbagliato, pazienza, vendiamo la nostra merce all’altro e recuperiamo.
Certo che se al cliente sbagliato che non paga continuamo a regalare i nostri articoli (leggi soldi) arriveremo al punto di non avere più’ merce in magazzino da vendere (con profitto) al cliente giusto, e dovremo chiudere bottega per forza !
Il primo capitolo finisce qua, so di non avere risposto ancora ai PERCHE’ (ben 3) che ho scritto, l’ho fatto di proposito per “sbloccarvi il cervello”, spero di esserci almeno in parte riuscito.